Quest’anno ho trovato un nuovo amico. Si chiama Bert.
In realtà, dovrei scrivere B.E.R.T.
Bert è l’acronimo di Bidirectional Encoder Representations from Transformers.
È la più importante modifica al sistema di ricerca (o sarebbe meglio dire di risposta) introdotta da Google ai primi di novembre, dopo il famoso Rank Brain di alcuni anni fa.
Il nuovo algoritmo è partito dalla lingua inglese, ma sarà utilizzato a livello globale e riguarderà tutte le lingue (presto o tardi, quindi, riguarderà anche l’italiano).
La sua particolarità? Quella di avvicinarsi ancora di più alle capacità umane di comprendere il senso di una frase nel suo complesso.
Lo fa utilizzando Transformer (un modello di comprensione linguistica già noto) in modo bidirezionale o a-direzionale, che gli permette di cogliere la relazione semantica tra le parole.
Tradotto per noi profani: l’algoritmo non legge una parola alla volta (da destra a sinistra o viceversa), ma tutte le parole contemporaneamente. In questo modo il sistema è in grado di comprendere il significato di una parola in base a tutto ciò che la circonda, in base al contesto semantico.
Comprendere una frase nel suo complesso per Google è cruciale, perché gli permette di restituire una risposta ancora più pertinente e precisa alle domande che gli utenti fanno online.
Con Bert (che si aggiunge agli altri sistemi già in uso), Google migliorerà il modo di comprendere le query di ricerca.
Sul tema trovi nel web tantissime notizie e informazioni (anche tecniche) alle quali ti rimando se vuoi approfondire.
Qui mi preme solo farti capire perché lo considero un mio amico.
Se è vero che sul piano della ottimizzazione Seo forse cambierà poco o nulla, è pur vero che la filosofia che sta dietro Bert è una sola: prima gli utenti.
Più Google si avvicina ai livelli della comprensione naturale, quindi umana, più noi dovremo essere bravi a scrivere o comunque creare contenuti all’altezza del compito: completi, rilevanti, coinvolgenti, ben scritti e densi di informazioni utili per gli utenti.
Per me, che proprio non so scrivere per i motori di ricerca ma ho sempre e solo scritto per le persone in carne ed ossa, era quello che mancava!